INTERVISTATORE: Signor Marini, buonasera
I.M: Buonasera
INTERVISTATORE: Marini, quello che ha in mano è il mio portafogli?
I.M.: Questo? ah, che diavolo?!........eh! Tenga.
INTERVISTATORE: Partiamo dalle sue dichiarazioni sulla vicenda Telekom Serbia. La magistratura di Torino ne sta verificando la attendibilità. Senza entrare nel merito dei singoli fatti, secondo i magistrati le sue affermazioni brillano per 'risultare sempre estremamente confuse, non di rado ai limiti della comprensibilità'.
I.M.: Ranocchia.
INTERVISTATORE: ........?
I.M: Fu Ranocchia a chiamare il banchiere. Si accordarono per trovarsi la sera al ristorante off-shore. Tutto si risolse molto in fretta, dovevano già essere d'accordo. Eunuco.
INTERVISTATORE: .......certo!......torneremo su questo più avanti. Secondo indiscrezioni, lei si presentava come uomo di cinema e sosia di Schwarzenegger. Ultimamente si occupava, sempre secondo queste voci, di scaricare le cassette di frutta all'ortomercato di Brescia. Non sembrano i trascorsi di un mediatore finanziario di respiro internazionale.
I.M.: Mortadella.
INTERVISTATORE: Ecchecazzo! (scusi la parola) Non sia ermetico!
I.M: Legga fra le righe, suvvia. Tenga conto che sono un uomo minacciato di morte. Il sosia di Schwarzenegger lo facevo solo per gli amici, sono tutte malignità: mi ci vede a parlare in inglese? Mortadella. Triumvirato. La Commissione di Inchiesta vagli le mie affermazioni e deduca.
INTERVISTATORE: Intende dire che 'Mortadella', al secolo Romano Prodi secondo le sue ricostruzioni, prese parte al presunto giro di tangenti legate alla cessione di Telekom Serbia?
I.M: Questo lo ha detto lei, non io. Il fulcro dell'intrigo sono le società off-shore di Cipro, Libano e Svizzera: è tutto nelle carte in Svizzera. Si è mai chiesto perché fu favorito Milosevic, dittatore sanguinario? Cicogna. Io per queste parole rischio la vita: legga fra le righe e troverà la verità. Ranocchia, Ermete Trimegisto.
INTERVISTATORE: In queste ore è stato suggerito che il suo ex-socio di affari Paolini all'epoca della trattativa per la cessione di Telekon Serbia era in abituale commensale di Ciampi. Non le sembra di esagerare? Lei può confermare?
I.M: Paoletti mangi pure con chi gli pare: quello che aveva glielo ho già fregato. Ma la verità e che si tratta di milioni di euro di tangenti. Raggiri, gigantesche corruzioni, colossali scandali. Ranocchio sapeva. Cicogna, dittatore sanguinario, partecipò. Leprotto.
INTERVISTATORE: Marini, mentre prendo appunti, lei mi sfila il portafogli. Me lo restituisca. Una ultima domanda: quando tutto sarà finito, che sarà di Igor Marini?
I.M: Posso farle una confidenza? Vorrei solo smettere di essere sballottato da una galera all'altra: vado in Svizzera, galera. Torno in Italia, galera. A me era stato detto: viani a fare un paio di interviste, alle carte in Svizzera ci pensiamo noi, in un paio di settimane te ne torni a casa, per il disturbo ci si mette d'accordo. Ha visto che casino? Corruzione e colossale scandalo.
INTERVISTATORE: Marini, l'hanno fregata?
I.M: Questo lo ha detto lei, non io. Deduca.
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